Una mostra sul Patrono
Il Museo Diocesano di Fabriano apre le sue porte dal 7 al 30 giugno con una mostra dedicata a San Giovanni Battista, patrono della città, intitolata "At honore, gloria et reverentia de lo Sancto Joanni Baptista: San Giovanni Battista Patrono di Fabriano tra storia e tradizioni". L'evento, curato dal Direttore del Museo don Umberto Rotili e dalla dott.ssa Martina Cerioni, è promosso dalla Diocesi di Fabriano-Matelica sotto la guida di Mons. Francesco Massara, con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio regionale delle Marche e il supporto dell'associazione FaberArtis. Questa mostra nasce dall’intento di onorare la figura del Santo Patrono fabrianese con uno studio scientifico approfondito delle origini del culto e del patronato nella città di Fabriano. Hans Peyer, storico svizzero, sottolinea nel suo saggio "Stadt und Stadpatron im mittelalterlichen Italien" l'importanza dei santi patroni nelle città italiane del medioevo, rappresentando simboli di identità e protezione contro nemici interni ed esterni. Uno dei punti salienti della mostra è la straordinaria opera del pittore fabrianese Allegretto Nuzi, "San Giovanni Battista", gentilmente concessa da S.Em.R. il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo della Diocesi di Firenze, in deposito presso il Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze. L’esposizione non si limita alle opere d’arte, ma include anche una preziosa raccolta di pergamene e registri contabili della Cattedrale, provenienti dall'Archivio Diocesano di Fabriano. Tra queste, la più significativa è datata 1253: in essa, l'allora Vescovo di Camerino, Guglielmo, concede il permesso di trasferire il fonte battesimale dalla chiesa di San Giovanni Battista di Attiggio alla Cattedrale fabrianese di San Venanzio Martire. Questo documento, fondamentale per la storia religiosa e civile di Fabriano, rappresenta un simbolo chiave del culto del santo nella città. La mostra analizza varie ipotesi storiche legate al patronato fabrianese, che spaziano dall'antico Municipio di Attidium alla vicinanza con Firenze, fino ai Longobardi e alla leggendaria vittoria della famiglia Chiavelli. Particolarmente rilevante è una pergamena del 1378, che menziona il condottiero Guido Chiavelli, legato alla storia della signoria di Fabriano. L'evento include anche un itinerario alla scoperta delle tradizioni popolari, come il rito di purificazione con l'acqua di San Giovanni, chiamata guazza. La mostra offre ai visitatori un'opportunità unica di esplorare la ricca eredità culturale e spirituale di Fabriano, celebrando la figura di San Giovanni Battista non solo come simbolo religioso, ma come fulcro della storia e delle tradizioni cittadine.