Dialogo

Convocato il tavolo aperto sulla sanità

Sono passati quasi cinque mesi dal Consiglio comunale aperto sulla sanità e nulla si è messo per migliorare la sanità montana. Si resta in attesa di conoscere i piani aziendali che dovrebbero essere in completamento in questi giorni: con i piani aziendali conosceremo risorse, in termini personale e risorse materiali, che saranno attivate per l’Ast di Ancona e per il nostro entroterra in particolare. Per Fabriano e per la zona montana più in generale sono stati promessi importanti investimenti soprattutto per creare la nuova sanità territoriale più tecnologica, innovativa e efficace per portare assistenza e prevenzione anche nei territori più remoti: Centrale Operativa Territoriale, Punti Salute e Case di Comunità, parole e sigle che si sono rincorse continuamente negli ultimi mesi creando aspettative che rischiano di diventare sempre più disperate mentre i servizi arretrano e dove neanche i medici di medicina generale, sempre meno e sempre onerati da più incarichi e richieste, non riescono più ad arrivare. Si affaccia inoltre il problema dell'autonomia differenziata che, qualora superasse la prova del referendum, farebbe mancare alla Regione Marche circa 1.7 miliardi del fondo di perequazione sanitaria fra le regioni. Infatti il Pil della Regione Marche non copre interamente la percentuale della spesa sanitaria. Poi c’è il capitolo degli investimenti, delle “grandi opere” per l’Ospedale di Fabriano, dalla costruzione della palazzina delle emergenze al recupero dell’ala terremotata per la quale servono forse 6 milioni di euro, annunciati dalla Giunta regionale. Ma non meno importanti sono i servizi funzionali all’ospedale sui quali il dibattito locale ristagna, primi fra tutti parcheggi e servizi per la mobilità all’avanguardia. Messa in archivio la bizzarra ipotesi di demolire lo storico impianto del Campo Sportivo che attende anch’esso ben altri investimenti da fin troppo tempo, Fabriano Progressista vuole sollecitare l’amministrazione e la Giunta regionale ad allargare gli orizzonti, a pensare a un intervento per la mobilità che partendo dall’Ospedale possa servire anche altre aree della città compreso il centro storico, così da ricollegare città e salute in un abbraccio ideale fra i cittadini e lo storico ospedale “Engles Profili”. Pensiamo a un parcheggio multipiano, con collegamento stradale verso via le Moline riqualificando al tempo stesso le rive del Giano che lambiscono l’ospedale, creando percorsi pedonali, panchine e altre aree per godere della più bella risorsa della città, anche in continuità con il bel progetto realizzato qualche anno fa presso il ponte di San Lorenzo. I servizi della sanità, la nostra città e con lei tutta la Zona montana hanno bisogno di essere sostenute e hanno bisogno di investimenti. È il momento che anche le istituzioni passino ai fatti e che i cittadini non mollino l’attenzione e la pressione: anche questo è uno degli scopi del Tavolo aperto per la sanità che sarà convocato venerdì 6 settembre alle ore 21 presso la sala della Croce Azzurra e al quale esortiamo tutte le cittadine e tutte i cittadini a partecipare.

Fabriano Progressista