Cronaca

Riprende il progetto "Comunità Educanti"

La città di Fabriano, per rispondere concretamente alle sfide che i giovani affrontano ogni giorno, ha avviato il progetto “Comunità Educanti”, promosso dall’Ambito 10 in collaborazione con il Gruppo Abele. L’obiettivo è costruire una rete solida e inclusiva che coinvolga tutta la comunità – dalle istituzioni alle famiglie, dalle scuole alle associazioni – per offrire ai giovani un ambiente dove possano crescere sani e supportati. Il progetto "Comunità Educanti" è nato dopo aver analizzato le difficoltà e le potenzialità del territorio, emerse dal precedente progetto “Janus-Le radici della resilienza”. È stato evidenziato come l’area di Fabriano e dei comuni limitrofi presenti una forte frammentazione geografica e sociale, con una scarsa consapevolezza delle risorse locali. Tuttavia, c’è anche una ricchezza di opportunità che può essere valorizzata. "Comunità Educanti" si propone di rafforzare il sistema di welfare locale, rendendolo più capace di rispondere in modo sinergico ai bisogni delle nuove generazioni e delle loro famiglie. Il progetto coinvolge un’ampia rete di soggetti, sia pubblici che privati, formali e informali, che operano nel campo educativo e sociale. L’obiettivo è offrire ai giovani accessi a risorse culturali ed educative di qualità, creando connessioni significative che possano diventare una risorsa per tutti, con particolare attenzione alle fasce più deboli. Per "Comunità Educanti" non si tratta solo di creare una rete di collaborazione, ma di costruire legami concreti tra i vari attori coinvolti, affinché ognuno assuma la propria parte di responsabilità educativa. Non si tratta di un sistema chiuso e omologante, ma di una rete aperta, che rispetta e valorizza la diversità di ciascuno. In questo modo, la comunità locale diventa il fulcro di una rete solidale, capace di sostenere i giovani nei loro percorsi di crescita e di promuovere il loro benessere. Tra le iniziative già avviate, sono stati organizzati focus group con giovani e adulti per raccogliere informazioni su esigenze e aspettative. Dai confronti è emerso un forte bisogno di spazi sicuri di socializzazione e di un ascolto più attento da parte degli adulti. In risposta a queste richieste dopo la conclusione de “La Stanza dei Bottoni” a luglio, il “Progetto Chalet” ha animato l’estate ai Giardini pubblici Regina Margherita e con la chiusura di quest’ultimo, le attività riprenderanno al Cag, dove nuovi progetti offriranno ai giovani un ambiente sicuro e stimolante per continuare a crescere e socializzare. Inoltre, a settembre riprenderanno le attività di "Comunità Educanti", con nuovi incontri e momenti di progettazione condivisa tra tutti gli attori coinvolti. Un passo importante sarà l'incontro della Cabina di regia, fissato per il 26 settembre, durante il quale si definiranno i prossimi obiettivi e si lavorerà alla creazione di un Patto di Comunità. Questo patto rappresenterà l’impegno collettivo della comunità di prendersi cura dell’educazione e del benessere dei ragazzi, ascoltandoli e co-progettando con loro iniziative che rispondano ai loro bisogni. “Comunità Educanti” vuole essere un progetto partecipativo e inclusivo, che coinvolge tutte le realtà del territorio, dai genitori agli educatori, dalle associazioni sportive alle istituzioni. Il progetto si propone di diventare un punto di riferimento per tutte le iniziative volte a sostenere i giovani, offrendo loro opportunità di crescita e un ambiente positivo in cui sviluppare il proprio potenziale. "Il progetto ‘Comunità Educanti’ - dichiara l’assessore alla Comunità e alla Solidarietà, Maurizio Serafini - rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio. In un momento storico in cui i giovani affrontano sfide sempre più complesse, è nostro dovere creare una rete che li supporti e li ascolti. Questo progetto non è solo un insieme di iniziative, ma una vera e propria alleanza tra tutti gli attori del territorio per prendersi cura delle nuove generazioni. Sono convinto che, lavorando insieme, possiamo offrire ai nostri ragazzi le opportunità e il sostegno di cui hanno bisogno per costruire il loro futuro".