Cronaca

Quale futuro per gli ingegneri

Ad Ancona è stato organizzato il Congresso Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri d’Italia che aveva il titolo “Visioni” e che interessa, di riflesso, anche il nostro territorio. Il congresso si proponeva di esplicitare le sfide e le complessità che caratterizzano lo scenario in cui si colloca l’ingegneria, un settore in cui è presente un consistente numero di professionisti che operano in studi di progettazione, in aziende e nelle pubbliche amministrazioni. Il Congresso nazionale mirava, in particolare, a definire le traiettorie lungo le quali il mercato sta evolvendo, traiettorie in cui si mescolano elementi diversi quali la necessità di pratiche improntate alla sostenibilità (uso corretto delle risorse disponibili), la progettazione di infrastrutture materiali e immateriali efficienti, la costruzione di un ecosistema, cioè di un ambiente del vivere, sicuro. Sul tema della sicurezza in senso lato e sulle sue molteplici declinazioni si focalizzeranno, in particolare, i moduli di dibatto del Congresso nazionale 2025. Da sempre nell’ingegnere è ravvisata la capacità di progettare opere affidabili e sicure, di definire interventi di prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e di contribuire alla sicurezza nei luoghi di lavoro.