Dialogo

Una Consulta per la pace

Informare per fare la pace

Dall’invasione dell’Ucraina alla guerra riesplosa fra Palestina e Israele, le cittadine e i cittadini di Fabriano sono stati sempre in mobilitazione dalla Marcia per la Pace del Primo Gennaio, alle tante iniziative di piazza, da ultimo il flash mob a sostegno della Palestina lo scorso sabato in piazza, agli atti adottati in Consiglio comunale. La storia del pacifismo a Fabriano ha radici lunghe e la memoria ci porta all’incredibile iniziativa della Tenda per la Pace durante la guerra nella ex Jugoslavia: una tenda piantata accanto la fontana e presidiata per settimane dall’associazionismo e dal volontariato fabrianese organizzando incontri, mostre, momenti di preghiera, veglie e così via. Per raccogliere e rianimare questa energia, dal tavolo di coordinamento dell’Ambito territoriale che si è occupato di migrazione di pace, nasce la proposta della costituzione di una Consulta per la Pace, costituita a livello sovracomunale fra i cinque Comuni dell’Ambito. La proposta della consulta, dapprima discussa in seno al Consiglio comunale, su nostra proposta, e poi rielaborata con la consigliera di maggioranza Barbara Pallucca, è stata istituita con due delibere del Comitato dei Sindaci (n. 7 del 11/02/2025 e n. 26 del 11/09/2025).

Che cos’è e cosa dovrebbe fare la Consulta per la Pace

La “Consulta per la Pace fra i Popoli, l’Accoglienza e Diritti Umani” – questa l’intestazione completa dell’organo – in analogia con gli altri organismi di partecipazione dell’Ambito, è composta da tutte le associazioni e dagli enti del territorio. La base teorica che fonda l’attività della Consulta è quella sancita dal Movimento Non Violento e dal pensiero politico e filosofico di Aldo Capitini: studiare e agire, pensiero e azione. A livello locale studiare la pace significa coinvolgere innanzitutto le scuole, luogo dove a livello locale deve formarsi il pensiero. Studiare la pace significa elevare il contenuto della riflessione studiando gli scritti, i documenti e la storia della pace e soprattutto dell’azione non violenta. Dal regolamento della Consulta, leggiamo le due azioni:

* a) FARE CULTURA PER LA PACE: in questa area di azione rientrano tutte le iniziative di studio e approfondimento culturale. Le azioni ricadenti in questa area avranno come principali destinatari gli studenti e cittadini e potranno consistere nell’organizzazione di convegni, seminari e laboratori, ricerche e pubblicazioni nonché l’organizzazione di viaggi d’istruzione, gemellaggi e altre iniziative simili per la promozione della pace e della difesa dei diritti umani. La Consulta opererà di concerto con i Consigli d’Istituto e con i Collegi dei docenti delle scuole del territorio per sostenere progetti didattici, di studio e di approfondimento sulla pace, sui diritti umani e sui suoi protagonisti.

* b) FARE AZIONI PER LA PACE: queste azioni attengono alla realizzazione di azioni politiche nonché all’adesione di iniziative per la pace promosse a livello nazionale, fra le quali la Marcia Perugia-Assisi, o a livello internazionale, favorendone la promozione, la divulgazione nonché la partecipazione dei cittadini e delle cittadine dei Comuni dell’Ambito Territoriale 10. Le azioni per la pace riguarderanno anche la concretizzazione o la sperimentazione delle teorie del pacifismo e delle azioni non violente. La nascita della Consulta avviene nei giorni della Marcia della Pace: la prossima edizione oggi più importante che mai, sarà il prossimo 12 ottobre. Info: https://www.perugiassisi.org/marcia-2025/.

Lorenzo Armezzani