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Una immensa Milena Baldassarri si qualifica per le Olimpiadi 2020

Milena Baldassarri e l'allenatrice Julieta Cantaluppi

Milena Baldassarri e l'allenatrice Julieta Cantaluppi

FABRIANO - Il Mondiale di Baku era l'appuntamento clou dell'anno per le ginnaste migliori al mondo, in palio un sogno all'ombra dei cinque cerchi. Quando Milena Baldassarri è partita per affrontare ciò per cui si era tanto preparata, con un lavoro continuo e sistematico senza sosta, supportata e preparata dal nostro staff tecnico, facevamo fatica solo a pensare cosa poteva accadere. Forse per scaramanzia, o anche e sicuramente perché la posta in palio era così importante, quasi lo si sussurrava, ma si aveva paura a dirlo a voce alta, la possibilità era lì e bisognava afferrarla. Milena in una intervista ha detto: «Quello lì è un sogno che cresce dentro da più o meno tutta la vita, anche se da bambina lo guardavo come uno spettacolo distante e muto, perché era difficile concepirne la grandezza. Oggi invece è una possibilità che fiorisce ma della quale decido di restare scettica per non finirne schiacciata. Per ottenerla fingo che non esista e mi limito a fare il mio dovere, che è andare in palestra e mettere sul piatto il mio cento per cento». E' stato un Mondiale difficile non solo per la posta in palio, ma soprattutto per il livello raggiunto ormai dalla ritmica mondiale, e non bastava fare del proprio meglio era necessario dare tutto e oltre. Le migliori ginnaste mondiali hanno gareggiato ininterrottamente per cinque giorni, quattro per le qualifiche, alternate dalle finali per attrezzo e uno, l'ultimo, per la finalissima a 24 dove le prime sedici classificate avrebbero staccato il pass per Tokyo 2020. Milena nelle qualificazioni ha condotto una gara regolare, macchiata ogni tanto da qualche sbavatura, dovuta certamente alla pressione, alla tensione, ma era lì e se l'è giocata tutta fino in fondo. E' riuscita a qualificarsi per due finali di attrezzo, è arrivata a 0,20 centesimi di punto da un bronzo alla palla e ottava al nastro dopo un'esecuzione poco brillante. Ha chiuso la classifica generale “all around” all'undicesimo posto, quindi la finalissima dell'ultimo giorno l'avrebbe disputata tra le migliori dodici al mondo. Venerdì nella finalissima era necessario ritrovare la concentrazione e non pensare agli errori fatti, ma dimostrare tutto e oltre. E' così è stato. Determinata e concentrata ha condotto una gara regolare senza errori. Una gara difficile e serrata, perché la posta in palio era alta e un minimo errore l'avrebbe fatta scivolare inesorabilmente in classifica. Ma con l'ultima esecuzione, quella del nastro, con il suo pugno sulla pedana a fine esecuzione e le sue lacrime, che tanto ci hanno emozionato, avevamo capito che era inutile sussurrarlo, ma potevamo urlarlo, Milena lo aveva fatto, aveva coronato il suo sogno e ci aveva regalato un sogno. Dopo la sua allenatrice Julieta Cantaluppi, Londra 2012, anche Milena Baldassarri andrà alle olimpiadi. Tokyo 2020 un sogno divenuto realtà. Raggiunta telefonicamente a Baku, Julieta dice: «Siamo molto contente perché è finita bene, il lavoro è stato tanto e per Milena è stato un anno molto difficile, penso che abbia dubitato tante volte di sé e quindi è stato impegnativo farle credere che ce la poteva fare, però quest'estate è stato tutto più semplice abbiamo ripreso in mano la situazione, anche perché è cambiato il nastro, di conseguenza ha iniziato anche a fare meglio le gare. Se lo merita, se lo merita tutto il nostro staff tecnico. E' stato bello, ha fatto una gara lineare dal punto di vista di attrezzo, è stata intelligente ha portato a termine quello che doveva fare, anche con un'ottima classifica non facendo il suo massimo. Questo dimostra che si può anche far meglio e questo deve essere uno stimolo per l'avvenire. Ringrazio ogni persona che ci sostiene e che ci vuole bene». E se le chiedi ora quali sono i progetti, con la sua determinazione dice: «Io sto già pensando ai programmi nuovi, ci rimettiamo subito al lavoro, Milena invece ora riposa un pochino. Io, mia mamma e tutto il resto dello staff, non ci fermiamo si procede verso i nuovi obiettivi».